Prima di parlare della nostra azione vogliamo fare anzitutto una premessa: siamo assolutamente vicini ai cittadini ucraini, infatti nei prossimi giorni consegneremo al Municipio VI di Roma i beni di prima necessità che stiamo raccogliendo per poi essere spediti nei luoghi colpiti dalla guerra.
Il Popolo ucraino purtroppo per colpa del suo Presidente asservito agli USA, si sta trovando in una situazione drammatica.
La solita arroganza americana, che si è vista protagonista, negli ultimi anni, di ribaltoni politici con l’arma della guerra (basti guardare Afghanistan, Libia e Iraq o il tentativo con la Siria), si sta ripetendo con l’Ucraina, come al solito giocando alla guerra, armando la povera gente e usando organizzazioni paramilitari, al fine di raggiungere i loro sporchi comodi come quello, in questo caso, di instaurare basi Nato al confine della Russia per tenerla sotto scacco.
Per l’Ucraina è una guerra persa in partenza, sia per l’aspetto geografico che per quello della disparità militare, perciò se realmente si fosse voluto evitare di far scoppiare un conflitto bellico, l’unico modo era quello di mantenere vivi gli accordi di neutralità dell’Ucraina che vanno avanti dalla fine dell’URSS, e questo ci fa capire come agli Stati Uniti non interessassero le conseguenze, ma solo di arrivare al loro unico obiettivo come suddetto.
Le sanzioni sono l’ennesimo autogol di un’Europa debole che ancora una volta si vede essere vittima delle scelte dello Stato a stelle e strisce e che nella migliore delle ipotesi creeranno una nuova crisi economica con l’aumento dei costi di tutte le fonti energetiche.
Il nostro governo, si riempie la bocca con parole di pace, ma dopo una settimana di guerra, invece di organizzare delegazioni, è riuscito solamente a spedire armi (non si sa a chi), mandando sempre più al macello i poveri cittadini ucraini. Le stesse armi che a guerra finita ritroveremo in mano a mafie e gruppi di malavita organizzata.
La NATO capeggiata dagli USA è il male assoluto, solo con la sua eliminazione si potrebbe pensare ad una pace lunga e duratura nel rispetto della diversità e della sovranità dei Popoli! Alziamo la testa, oggi prendiamoci cura di chi è in difficoltà, ma da domani dobbiamo lottare per la libertà!
FUORI LA NATO DALL’EUROPA!