UN VOTO PER POCHI!

In vista del referendum odierno, che riguarderà “la riforma della giustizia”, ci tenevamo a spendere poche parole, ma essenziali. Non sappiamo, infatti, se il quorum sarà raggiunto e questo ci induce sempre più a dire la nostra e a seguire quella logica corporativa, ormai schifata da tutti senza alcun motivo valido. La realtà dei fatti è che i cittadini comuni e tutti coloro che non appartengono alla dottrina o alla giurisprudenza, sanno ben poco a riguardo. Pur informandosi, difatti, la questione, non è semplice in quanto si parla di una materia assai complicata e controversa. Molto probabilmente, quindi, qualora si raggiungesse il quorum, i voti deriverebbero secondo una logica propagandistica di partito: se non si raggiungerà il quorum, avrà vinto il Partito Democratico, il quale sembra ignorare l’esistenza di tale referendum, mentre se ci si arriverà, e si avranno tutti SI, vincerà il centrodestra. Per non parlare, poi, di quanto sta accadendo a Palermo, dove indirettamente fanno capire quanto conti l’andare a votare. Avendo fatto queste considerazioni vogliamo sostanzialmente lasciarvi con un quesito importante, che va poi a sovrapporsi alle tematiche dubbie riguardanti la libertà di voto per tutti, e quindi vi chiediamo: è giusto che tali modifiche o che questioni importanti come queste, per le quali è richiesta una certa conoscenza e professionalità, siano rimesse nelle mani di chi tutti i giorni svolge lavori totalmente lontani da essi o nelle mani di chi non ha mai studiato nulla; in secondo luogo, sarà sbagliato restare stupiti qualora non si raggiungerà il quorum per procedere? Le problematiche che a noi saltano in mente sono queste. Detto ciò, non stiamo invitando la gente a non andare a votare il referendum, ma vogliamo portare avanti un concetto che da sempre ci preme, ovvero quello che ogni cittadino faccia, si parte della vita dello Stato, ma nei concetti o nelle decisioni che realmente gli appartengono, senza farsi abbindolare da televisioni e giornali che spostano l’elettorato a loro piacimento, senza poter mai far capire cosa ci sia dietro ad una scelta. In sostanza, prima di recarvi alle urne, chiedetevi cosa realmente sapete e cosa abbiate capito.

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