10/06/1945 – 10/06/2020
Olocausti Dimenticati: Emilia Romagna, 10.000 massacrati.
Tra le vittime dei partigiani ci sono anche i preti, ed uno di questi è #DonGiuseppeGuicciardi.
Era parroco sull’Appennino, a Mocogno (Modena), un paesetto a 2,5 km da Lama, a 800 metri sul livello del mare.
Questo fatto capitò precisamente il 10 giugno 1945; era sera, e il parroco andò ad aprire ad alcuni tizi, i quali, entrati, gli chiesero da mangiare, dicendo di essere affamati.
Mise loro davanti quel che aveva in casa. Poi, quelli, mangiato quel che ebbero, chiesero vestiti, coperte e soldi; volevano anche un grammofono. E poiché il prete tergiversava andarono di là nello studio e presero quei soldi che trovarono, il poco denaro della fabbriceria destinato ad un <<ufficio>>. Rovistarono da ogni parte e portarono via quello che faceva loro comodo, anche la biancheria personale del parroco.
Parevano sazi, ormai, e stavano per andarsene; si avviarono all’uscio e il parroco già ne ringraziava Dio nel suo cuore, quando uno di loro, voltandosi improvvisamente, come per salutare, gli scaricò addosso una pistola; così a freddo.
Il vecchio sacerdote cadde bocconi e non si mosse più; uno di loro sbattendo l’uscio disse un po’ eccitato:<<Perché l’hai fatto? Ce n’era proprio bisogno>>? Ma l’assassino rispose:<< i preti bisogna ucciderli tutti: uno alla volta; ma bisogna toglierli di mezzo>>! E si perdettero nel buio con la refurtiva.
La canonica di Mocogno è un po’ lontana dall’abitato centrale, per cui la gente si accorse dell’efferato delitto solo la mattina dopo, perché la messa non suonava come al solito.
Fra le carte del santo parroco fu trovato una specie di diario in cui egli aveva offerto la propria vita al Papa, durante i tragici mesi del fronte, per la salvezza dei peccatori e la fine della guerra.
Il suo assassino fu pescato, un giorno, mentre passava per strada. Individuato, i carabinieri lo inseguirono; cercò prima di fuggire, poi tentò di liberarsene sparando su di loro, ma fu freddato prima che ne avesse il tempo. Aveva ancora la camicia del povero parroco massacrato quella notte del 10 giugno!
Noi del nucleo Maria Pasquinelli, non ci dimenticheremo #Mai e sempre continueremo a ricordare queste povere innocenti morti per mani infami.
10/06/1944 – 10/06/2020
In ricordo di…
Bianco Giovanna, di Battista, nata a Rivoli (TO) il 23/06/1927, residente a Torino, una giovane casalinga di soli 17 anni; è stata uccisa da elementi partigiani nel territorio del comune di Sanfrè il 10 giugno 1944.
Il motivo dell’uccisione è sconosciuto, normale prassi dei partigiani che uccidevano senza un reale motivo; ma soprattutto il suo corpo verrà ritrovato solo dopo la fine della guerra, il 3 giugno 1945.
Come sempre rivelano il loro essere vili e vigliacchi; nonché assassini senza scrupoli.
Noi del nucleo Maria Pasquinelli, non ci dimenticheremo #Mai e sempre continueremo a ricordare queste povere vittime innocenti, morte per mani infami.