“Siamo dei mistici – affermava Giani al convegno nazionale indetto dalla Scuola nel 1940 sul tema ‘Perché siamo dei mistici’ – perché siamo degli arrabbiati, cioè dei faziosi, se così si può dire, del Fascismo, uomini partigiani per eccellenza e quindi per il classico borghese anche assurdi […] del resto nell’impossibile e nell’assurdo non credono solo gli spiriti mediocri. Ma quando c’è la fede e la volontà, niente è assurdo. […] La storia è e sarà sempre un assurdo: l’assurdo dello spirito e della volontà che piega e vince la materia: cioè la mistica. Fascismo uguale Spirito, uguale a Mistica, uguale a Combattimento, uguale a Vittoria, perché credere non si può se non si è mistici, combattere non si può se non si crede, marciare e vincere non si può se non si combatte”