E’ opinione dominante nel mondo moderno che la donna, in un passato, anche non molto lontano, sia stata considerata come una figura di secondo piano, nella società ,rispetto all’uomo,occupando quindi un ruolo marginale in un contesto definito tradizionale ed etichettato come maschilista e misogeno. Modernità e tradizione vengono reputati in antitesi e considerati come due modi inconciliabili di intendere e vivere la vita. Invece è possibile vivere la modernità tradizionalmente. Il mondo della tradizione vive nel nostro animo e spetta solo a noi la volontà, ma anche la necessità, di ritrovarlo. La realizzazione di sé stessi è possibile solo se si asseconda la propria natura. Ancora oggi la donna può trovare la propria realizzazione come fulcro della famiglia, anche se sarebbe anacronistico chiederle, o imporle, di limitarsi a questo. Al contrario, spesso, la società moderna tenta di imporle ruoli che non le appartengono, ai quali è costretta a dimostrare di essere all’altezza.
In realtà solo in alcuni casi la donna è veramente costretta a lavorare e lasciare i propri figli affidati ad un asilo o ad altre persone familiari oppure estranee. Tuttavia bisognerebbe chiedersi se una donna è veramente libera di scegliere tra famiglia e lavoro, tra famiglia e carriera. Poche donne possono permettersi di stare a casa, non lavorare e occuparsi solo dell’andamento familiare, perché la società attuale crea e impone bisogni e necessità sempre nuovi a cui non è semplice sottrarsi. Quindi quello che fa la differenza non è “lavorare o non lavorare “, ma l’atteggiamento con cui si agisce e ci si comporta.
La scelta tra mondo moderno e mondo tradizionale si compie quando vengono definite le proprie priorità e ci si assume la responsabilità delle proprie scelte. La responsabilità e il peso che ne deriva devono essere condivisi con l’uomo che è accanto alla donna e solo così si possono educare i figli, formando gli uomini e le donne del futuro.
La donna non deve pensare di dover assumere comportamenti e atteggiamenti maschili , ma deve compiere il proprio percorso che è complementare a quello dell’uomo. Deve inoltre trovare nel proprio intuito e sensibilità i punti dì incontro tra i principi tramandati dalla tradizione e il ritmo frenetico imposto dalla vita nel mondo moderno.
Quindi alle giovani generazioni devono essere forniti opportuni orientamenti che consentano loro di elevarsi concretizzando la spiritualità della tradizione con l’azione quotidiana.