L’aumento del prezzo del gas, a causa delle sanzioni imposte alla Russia dai paesi occidentali, si ripercuote con un effetto boomerang sui cittadini italiani, che più di tutti stanno subendo questa situazione e che, inoltre, devono affrontare una delle più grandi speculazioni economiche degli ultimi anni, ovvero l’aumento incomprensibile del carburante (la guerra non c’entra niente perché solo una piccola percentuale di carburante viene dalla Russia).
Gli incompetenti capitanati da Draghi devono immediatamente intervenire togliendo le accise; non è ammissibile che a Livigno, che è zona franca, il carburante costi un euro in meno al litro proprio come in tutte le altre nazioni europee. Tutto questo si somma, come detto pocanzi, alle scellerate scelte di questo periodo figlie del servilismo alla bandiera a stelle che sta portando, causa tutti i rincari energetici, le famiglie italiane sul lastrico.
L’economia, già in difficoltà, verrà penalizzata maggiormente, in quanto, con l’aumento del carburante, di conseguenza, aumenteranno (e stanno aumentando) i prezzi di alimentari e altri generi. Oltre il taglio delle accise sono necessari provvedimenti a sostegno del lavoro e delle famiglie.
Incompetenti svegliatevi, che dopo la pandemia e ora la guerra il popolo è stanco!