A quasi ottant’anni dalle foibe e dall’esodo istriano, il ricordo non si è ancora spento. Eccoci allora insieme nei locali di Via Bressanone in una tiepida serata di Aprile a presentare “Il Glicine dell’odio” di Massimo Esposito, il quale assieme a Gabriele Bosazzi dell’Ass.ne Cristian Pertan, ci ha donato la propria presenza per approfondire questa, troppo spesso sbiadita, pagina di storia. Ma non solo: il romanzo di Esposito ripercorre la storia di una famiglia coinvolta, nel giro di qualche decennio, sia dall’epopea del brigantaggio che dalla tragedia delle foibe.
La serata, organizzata dal Coordinamento Militante Il Cerchio, comincia con grande entusiasmo e partecipazione raccontando la storia del brigantaggio in Meridione, passando per la storia travagliata del popolo istriano, e culminando nelle foibe e nella possibilità di rinascita che esse hanno offerto ai sopravvissuti al massacro, come a voler essere un monito per tutti i presenti che anche dove tutto sembra essere perduto, e l’ora che incombe pare la più grave, anche lì i fiori sbocciano, come il glicine: bello e tenace.
La serata termina infine al bancone del bar Scirè, tra brindisi, racconti, ricordi e risate, a rinsaldare i rapporti di fratellanza comunitaria.
In alto i cuori!