Il fatto che siano ormai due anni che si festeggiano le festività natalizie non più nella normalità ormai è un dato di fatto, ma renderlo ancora più anomalo questo assolutamente no, perché la sciagurata immagine che è girata del presepe progressista (già il solo termine è da condannare) ha veramente toccato il fondo del fondo. Come si può toccare e quindi deturpare un simbolo sacro come la rappresentazione della natalità? Quale giustificazione e spinta ideologica muove queste persone che hanno messo in atto questo e vero proprio scempio? La triste realtà è che viviamo nel tempo del libero pensiero, dove tutto è permesso, senza ormai più nessun dogma o valore da rispettare e conservare, anzi visti come impedimento al libero progresso e alla modernità. La furia iconoclasta ha toccato qualsiasi sacrosanto principio che fino a qualche anno fa erano inamovibili, come la famiglia e il genere sessuale. Cosa vogliamo pretendere da una società che reputa normale l’unione tra membri dello stesso sesso, che non riconosce più l’identità di uomo e donna e che chiama i genitori con dei numeri? Questa gente sta piano piano strutturando un sistema di cose mostruoso e deforme, senza contare la loro becera ipocrisia, dove chiedono il rispetto e la tutela delle minoranze, quando sono i primi loro a non avere assolutamente rispetto di certi valori che da secoli hanno costruito la nostra orgogliosa civiltà che ormai si sta decomponendo e distruggendo, dove parlano tanto di lotta al razzismo, sempre però a loro piacimento, strumentalizzando il concetto per i loro interessi alimentando ancora di più con certi atteggiamenti e l’avversione nei loro confronti. Noi ci opporremo per sempre a tutto questo stato di cose, pronti a qualsiasi lotta e sacrificio per difendere la nostra cultura e la nostra Tradizione. Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro. Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate.