Da sempre le idee nuove hanno bisogno di uomini coraggiosi che uniscano il pensiero all’azione. Soprattutto ai giorni nostri, perché viviamo in una società in cui i giovani non sono animati da ideali o passioni, non raccolgono gli stimoli della realtà che li circonda, non promuovono iniziative che li sottraggano all’ ideologia, imposta dai media, dell’essere e apparire. Valori come la giustizia, la cultura sono subordinati ad un unico valore moderno, l’apparenza. Mancano punti di riferimento, di maestri che possano essere esempio e divenire modello. I mass media sono potenti strumenti di orientamento dei consumi e dei comportamenti. Vengono proposti, con insistenza, come modello il successo e il benessere ottenuti senza impegno e fatica, il tempo libero senza problemi o preoccupazioni. Manca il senso di responsabilità personale. Tutto è dovuto. I Maestri, in ogni ambito, diventano tali perché sono essi stessi esempio di un modo di vivere che esprimono e realizzano nella propria quotidianità. Amore per il proprio lavoro, capacità di concentrazione, ricerca della conoscenza e competenza, capacità di pensare fuori dagli schemi. Dedizione che implica anche rinuncia agli aspetti seduttivi e futili della vita. I recenti fatti di cronaca (la morte di Willy, Flavio e Gianluca), rivelano la necessità di arginare quanto prima questa assenza di valori e di rispetto per gli altri e la loro esistenza.