Da qualche anno i negozi storici delle nostre città stanno via via lasciando il posto alle attività gestite da stranieri:
ristoranti etnici, minimarket,
sartorie, lavanderie, parrucchieri, bar, pizzerie per non parlare della grande distribuzione.
Dopo la chiusura imposta per le misure anti pandemia il numero di serrande abbassate è ulteriormente aumentato. Le Istituzioni dovrebbero intervenire per limitare le nuove aperture dei negozi stranieri, invece le attività italiane sono abbandonate dal governo, non hanno alcun tipo di sostegno e sono fiaccate dalle tasse.
Al contrario le aziende degli stranieri godono di agevolazioni che prevedono sgravi fiscali e anche la possibilità di chiudere e riaprire l’attività a distanza di pochi metri. In questo modo non si favorisce la ripresa dell’economia italiana. Non è questione di razzismo da parte nostra. Il governo discrimina gli italiani e invece dovrebbe dare a tutte le imprese, italiane e straniere le medesime possibilità. Noi contrastiamo questa politica del governo.