Nella giornata di giovedì 4 Novembre la mozione sulla tampon tax è stata respinta durante il consiglio regionale della Valle d’Aosta a causa della votazione avvenuta a scrutinio segreto.
Tale mozione aveva come obiettivo principale l’abbassamento dell’iva sui prodotti igienico-sanitari femminili, in particolare sugli assorbenti, dal 22% al 4%. Difatti nel panorama europeo la percentuale di iva si aggira proprio intorno a questa cifra (Francia 5.5%, Portogallo e Paesi Bassi 6%) rispettando la normativa europea ed addirittura nel Regno Unito è stata eliminata del tutto.
Anche in Italia dal 2022 la tampon tax sarà abbassata al 10% quindi non capiamo la respinta della mozione nella regione Valle d’Aosta.
Bisogna ricordare che con l’iva al 22% si sta indirettamente considerando gli assorbenti come un vero e proprio bene di lusso, quando in realtà andrebbe considerato al pari di un bene necessario; il ciclo non é una scelta delle donne, é un fenomeno meramente naturale, e di conseguenza gli assorbenti non rappresentano di certo un lusso.
Noi diciamo no alla tampon tax nel nome della giustizia sociale, basta speculazioni economiche, la regione si prenda le proprie responsabilità invece di farle ricadere sul popolo.