In questi giorni abbiamo letto articoli e post che ci tiravano in ballo per una nostra vecchia manifestazione a Torrenova sull’assegnazione di una casa popolare a una famiglia rom,
accusandoci di essere artefici e portatori di odio razziale, che proprio l’altro giorno è sfociato con l’aggressione a una figlia della signora rom.
La nostra manifestazione di tre anni fa aveva come unico scopo quello di protestare contro le graduatorie di assegnazione degli alloggi popolari che vedono gli stranieri sempre in vantaggio sulle famiglie Italiane, proprio come in questo caso, cercando di smorzare e non dando responsabilità dirette alla signora.
Tutto quello che è successo dopo e si è ripetuto in questi anni non ha alcun legame con il nostro gruppo, tantomeno con l’odio razziale; in quei palazzi popolari vivono tante brave persone che hanno sempre accolto tutti.
Ciò che è successo e purtroppo succede, è il frutto di brighe condominiali causate dal condividere spazi comuni nel rispetto reciproco. Difatti, anche la famiglia Italiana, accusata di aggressione, ha sporto numerose denunce contro la signora per fatti analoghi ed oltretutto abbiamo saputo che il fratello, in questi mesi, ha anche occupato un appartamento al piano superiore il suo e questo negli articoli viene omesso.
Chiediamo a tutti prima di alimentare ulteriori polemiche o strumentalizzare politicamente determinati avvenimenti che riguardano cittadini stranieri, di evitare, perché, facendo questo, si alimenta esclusivamente l’odio tra persone: le famiglie in questione avrebbero litigato comunque anche se fossero state entrambe rom o italiane.
Abbiamo spiegato tutto questo anche a Tiziana Ronzio, facendole capire ciò che realmente accade in quel palazzo e che presto avremo un incontro.
Non esistono come in questo caso vittime o carnefici è una situazione pesante tra vicini di casa che non ha nulla a che vedere con il razzismo e che può essere risolta solo con il buon senso di tutti.