BASTA!

In un momento come questo dove lo stato di precarietà la fa da padrona tra ripartenza economica,disoccupazione e lavoratori senza Green Pass non è ammissibile che il prezzo del carburante da luglio sia in costante ascesa.
L’aumento dei carburanti è la naturale conseguenza dell’incremento del 13,4% del prezzo del petrolio dall’inizio del 2021 a oggi. L’Italia si conferma quindi uno dei paesi dove si spende di più per un pieno, anche per le molte tasse che gravano su di esso.
È ora di dire BASTA,quando ci sono questi rincari lo Stato deve prendersi le proprie responsabilità e tutelare i propri cittadini,abbassando le tasse creando un cuscinetto tra il prezzo reale del petrolio e quello “finito” che troviamo noi nei distributori, evitando questi continui rincari mantenendo così sempre lo stesso prezzo.
E poi non ne possiamo più delle vecchie accise, da quella sulla guerra in Etiopia a quella sul disastro del Vajont, passando per l’alluvione di Firenze e i terremoti in Friuli e in Irpinia.

Il governo non può solo dettare obblighi!

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