“Tre carri armati britannici avanzarono: erano muniti di altoparlanti che trasmettevano messaggi d’ammirazione per il coraggio dei nemici, completamente accerchiati, e offrivano loro onorevoli condizioni per cessare le ostilità, minacciando l’annientamento totale se si fossero rifiutati. I paracadutisti gridarono “Folgore” e aprirono il fuoco. I tank si ritirarono. Poi prevalsero la sete e la fame”.
Non è tratto dal diario di uno dei nostri reduci, questo brano. E’ un passo del saggio di John Bierman e Colin Smith, autori di “The battle of Alamein” , in uscita a Londra per la Viking.