“La morte di un tempo aveva la falce, la morte di oggi ha pure il martello, lasciò la sua firma su quel muro di calce, proprio di fronte al tuo cancello. Per quarantasette giorni una madre ha sperato e pregato accanto al letto del figlio morente fino a quando una notte il suo cuore ha ceduto ma alla gente non importò niente. Era morto un “Fascista”, non valeva la pena guastarsi l’appetito o rovinarsi una cena. Era morto un “Fascista”, andava in fretta sepolto avevan paura anche di un morto. Andava sepolto e dimenticato Perché così vuole la giustizia del proletariato. Era morto un “Fascista” e andava in fretta sepolto, avevan paura anche di un morto.”